Comunità Energetiche Rinnnovabili in Toscana per ottenere la migliore efficienza energetica con l’autoconsumo e l’indipendenza energetica.
E’ quanto è emerso dal convegno dedicato alle Comunità Energetiche Rinnovabili , organizzato da Regione Toscana, dall’Agenzia Regionale Recupero Risorse (Arrr) e Anci Toscana.
Da Firenze le comunità energetiche come strumento per la transizione energetica
Da Firenze parte il messaggio che le comunità energetiche sono come strumento che meglio rappresenta la transizione energetica, per attenuare forme di dipendenza energetica e coniugare interessi economici e sostenibilità ambientale anche grazie all’efficientamento energetico della stessa con un’adeguata gestione dell’autoconsumo.
la potenza è nulla senza il controllo .
Tanto maggiore risulta essere l’auto-consumo della comunità energetica e tanto più efficente è il nostro sistema, ma solo grazie alla migliore efficienza che si ottiene con una buona gestione dell’autoconsumo.
La nuova transizione energetica inzia dalle C.E.R.
Non vi è dubbio che tale processo verso la transizione energetica che necessità di attivare un cambiamento culturale che parta dal basso, coinvolgendo cittadini e comunità locali, accompagnato da un sostegno concreto da parte del governo.
La Toscana già adotta molte tecnologie rinnovabili come la geotermia, l’idroelettrico, il fotovoltaico e l’eolico per raggiungere quasi il 50% del fabbisogno energetico .
Come conciliare gli scopi del territorio
Diventa però indispensabile conciliare l’utilizzo di suolo per tali scopi con gli altri, propri del territorio.
“Un tema attualissimo – ha detto il presidente Giani quasi in conclusione – perché si inserisce nel dibattito sull’autosufficienza energetica e sulla transizione ecologica.
Temi trasversali che riguardano la crescita e lo sviluppo complessivo della comunità e dell’economia. Ricorrere alle risorse di altri paesi e scoprire, nel momento in cui scoppia un conflitto, di essere fragili.
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E qui entrano in gioco cittadini e amministratori, per creare comunità ambientalmente ed economicamente sostenibili”.
“Purtroppo – ha aggiunto Monni – negli ultimi trent’anni l’Italia ha messo in campo azioni che hanno accentuato colpevolmente la dipendenza energetica dalla Russia, anzichè ridurla.
Azioni che non ci mettono in condizione di affrontare con maggior forza e determinazione i negoziati di pace. Adesso dobbiamo dare una spinta forte non solo all’emancipazione dal gas russo, ma dal gas in generale, nella direzione di una transizione ecologica che sfrutti le risorse di cui la Toscana è ricca”.
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“Il tema vero – ha proseguito – è quello della auto-sufficienza energetica, che non può che passare dalla transizione energetica, intesa come costruzione di un nuovo modello di organizzazione sociale basato su produzione e consumo di energia proveniente da fonti rinnovabili.
Come funziona la Comunità Energetica
- monitorando in tempo reale i dati di produzione
- resistrando i consumi
- analizzando i flussi di potenza
- programmando gli scambi di energia prodotta
- quella prelevata e condivisa
- ottimizzando il risparmio in bolletta.
Ma per poter attivare una transizione energetica effettiva, occorre attivare cambiamenti culturali”.
Monni ha quindi sottolineato il ruolo che devono giocare cittadini e comunità locali, con l’imprescindibile sostegno del governo.
“Con il governo, insieme alle altre Regioni, stiamo cercando di costruire il percorso migliore, nell’ambito del prossimo Piano Nazionale Integrato per l’Energia e il Clima e del PNRR.
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Ci attendiamo proposte importanti sia sul versante dei finanziamenti che su quello dello snellimento delle pratiche burocratiche. Questi temi non si possono affrontare dall’alto: quando parlo di cambiamento culturale significa che dobbiamo partire dal basso.
Chiediamo – ha concluso – un maggior coinvolgimento delle comunità, ed un investimento che riguardi non solo la realizzazione degli impianti di produzione ma anche l’animazione delle comunità, tema che in questo momento reputo più urgente perchè occorre far capire ai cittadini il significato e il valore di costituirsi in comunità senza rovesciar loro il peso di una burocrazia anche molto complessa”.
Ruolo che, secondo una delibera approvata dalla giunta regionale è stato affidato ad ARRR, l’Agenzia Regionale Recupero Risorse.
“Per superare questo difficile momento sul piano locale, nazionale ed internazionale, le comunità energetiche possono essere una vera e propria fabbrica di opportunità – ha spiegato Stefano Bruzzesi, direttore di ARRR Spa.
È lodevole da parte della Regione e di ANCI istituire un gruppo di lavoro per promuovere e dare supporto a tutte le iniziative per la costituzione di queste comunità.
Come Agenzia siamo al fianco di Regione e Comuni, per intraprendere questo percorso verso la neutralità carbonica, la produzione di energia da fonti rinnovabili e, soprattutto, verso l’autosufficienza energetica”.
Secondo il direttore di Anci Toscana Simone Gheri, che ha concluso il convegno, “è indispensabile aprire la fase dell’operatività.
Dai sindaci è emersa chiara la richiesta di un supporto concreto per andare avanti con i progetti e questo dobbiamo fare, in piena sinergia, per fare in modo che le comunità energetiche diventino una realtà diffusa nella nostra regione. I comuni vogliono giocare da protagonisti questa sfida.
Siano dati loro tutti gli strumenti e soprattutto le risorse per poterlo fare. Il solo prestito e il limite per i comuni con meno di 5mila abitanti vanno rivisti.
A livello locale, massima sinergia fra Regione e Comuni per supportare i territori, in tutte le fasi del percorso. La mia proposta è quella di replicare il modello già sperimentato per l’efficientamento energetico: qui la partita è più complessa, ma lavorando su un gruppo di progetti pilota potremo arrivare a soluzioni positive.
Da parte nostra ci sono massima disponibilità e impegno”.
L’impianto è basato su una piattaforma informatica che ottimizza il funzionamento da remoto:
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Questo è un nuovo modello di auto produzione e autoconsumo che riteniamo essere
- innovazione
- sostenibilità e
- condivisione
al servizio della transizione energetica nel nostro Paese
Le REC sono anche una risposta concreta e intelligente al caro bollette e questa è una ragione in più per credere che nei prossimi anni cresceranno molto.
A questa prima comunità energetica rinnovabile intendiamo farne seguire molte altre, che stiamo già progettando insieme alle pubbliche amministrazioni e ai distretti locali più sensibili a questi argomenti».
Le autorità presenti all’inaugurazione della Comunità Energetica:
- Mancini Filippo, CEO di Sorgenia che ha raccontato come le CER stanno segnando un cambio di paradigma nel mondo dell’energia rendendola 3D. “D” come decentralizzata, “D” come decarbonizzata e “D” come digitale;
- Il senatore Gianni Girotto presidente della commissione industria del Senato della Repubblica e portavoce di molte battaglie sul fronte della transizione energetica;
- L’onorevole Lorenzo Guerini ministro della difesa che nel suo video messaggio si è complimentato con il sindaco di Turano Lodigiano Emiliano Lottari e l’amministrazione locale tutta, per la lungimiranza nell’aver perseguito questa iniziativa tra le prime sul territorio nazionale;
- L’assessore al territorio e protezione civile della Regione Lombardia Pietro Foroni che ha rinnovato l’impegno della Regione nello stanziamento di 22 milioni di euro per lo sviluppo di progetti di Comunità energetiche Rinnovabili
La piattaforma informatica consente di calcolare diversi indicatori di sostenibilità ambientale, dalle emissioni di CO2 evitate al numero di alberi equivalenti piantati. I dati di produzione dell’energia rinnovabile e gli autoconsumi saranno certificati da tecnologia blockchain, e gli utenti saranno invitati ad adottare comportamenti di consumo più consapevoli.
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«Solisca è un progetto nato tra il Comune di Turano e Sorgenia – afferma Emiliano Lottaroli, Sindaco di Turano Lodigiano – Oggi vede la luce, dando origine alla prima comunità energetica rinnovabile in Lombardia. Come amministrazione di un piccolo Comune, siamo orgogliosi di aver trovato un modo per valorizzare il fotovoltaico, già altamente virtuoso dal punto di vista ecologico-ambientale, anche in senso economico e sociale».
«Di fronte a noi abbiamo scelte epocali dettate dal cambiamento climatico – afferma Chiara Braga, Deputata e Responsabile nazionale Transizione Ecologica, Sostenibilità e Infrastrutture del Partito Democratico – Trasformazioni che coinvolgono attualmente tutti i settori produttivi con l’obiettivo di arrivare, nel più breve tempo possibile, a zero emissioni climalteranti. In questa sfida il settore energetico rappresenta il cuore del processo di transizione verso modelli di produzione e consumo ambientalmente e socialmente sostenibili. E in ottica di innovazione del sistema energetico, finalmente anche in Italia, oggi è possibile realizzare comunità energetiche e configurazioni di autoconsumo collettivo. È quello che si concretizza oggi con Sorgenia a Turano Lodigiano, con la possibilità per cittadini, enti locali, associazioni, cooperative e imprese di autoprodurre, autoconsumare, scambiare e vendere energia rinnovabile, trasformando totalmente il ruolo degli utenti finali, da soggetti passivi, pagatori di bollette, a soggetti consapevoli, attivi e produttori di energia. Progetti come questi sono realmente capaci di creare economia verde, valori e comunità per una transizione ecologica giusta».
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«Le comunità energetiche sono una grande opportunità dal basso per una transizione sostenibile, giusta ed economicamente conveniente – afferma Gianni Pietro Girotto, Presidente della Commissione Industria al Senato e capo del Comitato Transizione Ecologica del Movimento 5 Stelle – Grazie ai miglioramenti strutturali che apportano su tutta la rete nazionale, esse rappresentano una soluzione capace di abbattere i costi in bolletta, offrendo vantaggi che non sono solo per gli aderenti alle CER, ma per tutti gli italiani, rendendo sempre più vicino il raggiungimento di una vera e propria democrazia energetica. L’augurio è che la diffusione e la messa in opera di iniziative virtuose come questa di Turano Lodigiano continuino in maniera esponenziale su tutto il territorio nazionale».
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